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Proposta di delibera concernente
“Potenziali ambiti estrattivi di sabbie e ghiaia nei Comuni del meratese e del casatese”

Il Consiglio provinciale di Lecco
Premesso che:
- Con Delibera n. 59 dell’8 Marzo 2011, la Giunta provinciale ha avviato l’iter di redazione del
nuovo Piano Cave provinciale che, una volta approvato, determinerà l’ubicazione degli ambiti
estrattivi, le tipologie e le disponibilità di materiale per il prossimo decennio;
- L’iter di redazione del Piano prevede la realizzazione di 3 Conferenze di VAS, due delle quali già
esperite nelle scorse mensilità (la prima, il 22 Settembre 2011 con l’illustrazione del “Documento
di Scooping”; la seconda, con la “Relazione intermedia” del 31 Luglio 2012);
- Il Documento di Scooping presentato in occasione della prima VAS individua -tra gli altri- degli
ambiti estrattivi di sabbie e ghiaie ubicati in alcuni Comuni dell’area meratese e casatese; la
Relazione intermedia redatta in occasione della seconda VAS, specifica ulteriormente
l’ubicazione degli ambiti estrattivi, presentando per ciascuno di essi un’analisi volta ad
evidenziarne le potenzialità di sfruttamento ed il relativo quadro vincolistico.
- Tra gli ambiti considerati figurano: Missaglia (giacimento Gg.5a e giacimento Gg.5b); Merate e
Robbiate, loc. Brugarolo (giacimento Gg.6a); Paderno d’Adda e Verderio Superiore (giacimento
Gg.6b); Osnago (giacimento Gg.6c); Robbiate (giacimento Gg.6d); Verderio Inferiore e Superiore
(giacimento Gg.6e); Verderio Inferiore, zona depuratore (giacimento Gg.6f); Verderio Inferiore,
c.na Fornacetta (Gg.6g);
- Lo studio presentato in occasione della seconda VAS indica come su gran parte dei siti individuati
“non gravino vincoli escludenti” al loro potenziale sfruttamento, riconoscendo nel contempo gli
elevati valori paesistico-ambientali delle aree in questione.
Considerato che:
- Nei siti individuati come di interesse estrattivo gravano vincoli ambientali previsti dai PGT dei
Comuni coinvolti (gran parte dei quali sono peraltro tutelati da vincoli paesaggistici ai sensi del
Decreto Legislativo 42/2004 e con le previsioni della DGR IX/2727 del 22/12/2011) e dallo stesso
PTC provinciale, trattandosi di aree di interesse per quanto attiene il sistema rurale e paesistico,
data la presenza di attività destinate all’agricoltura, di interesse strategico e ad aree di riequilibrio
ecologico;
- Il Comuni dell’area meratese e casatese hanno già fornito in anni recenti un contributo
determinante per lo sviluppo sociale, economico e produttivo, ospitando importanti opere (arterie
stradali, poli produttivi, depuratore, impianto di compostaggio, ecc.) che servono l’intero territorio
provinciale;
- Tali aree risultano oggi già fortemente antropizzate ed il loro sviluppo deve essere ispirato al
principio di salvaguardia ambientale e minimizzazione del consumo di suolo e non certo nella
previsione insediativa di nuovi poli estrattivi;
- l’insediamento di un polo estrattivo nelle aree sopra-citate arrecherebbe un grave danno ai nuclei
residenziale prospicienti (per via del rumore provocato dalle attività di escavazione, delle polveri e
del transito di veicoli pesanti su arterie stradali), comporterebbe un decremento del valore degli
immobili e impatterebbe negativamente sull’intero territorio meratese e casatese, che già oggi risulta
fortemente antropizzato.
- Le Amministrazioni Comunali interessate hanno già espresso contrarietà all’insediamento di
nuovi poli estrattivi nei propri territori, presentando in Provincia puntuali osservazioni in
occasione della Conferenza di VAS; tali obiezioni sono state ribadite all’unanimità anche dalla
Conferenza dei Sindaci del meratese;
Considerato che:
- In relazione ai dati previsionali sulle necessità estrattive -presentanti nella Seconda Conferenza di
VAS- che confermano un chiaro decremento dei fabbisogni di materiale per i prossimi 10 anni,
(anche a causa della forte crisi che ha colpito il comparto edile) appaiono fortemente
sovradimensionate le richieste presentate delle aziende escavatrici;
Considerato altresì che:
- il suolo rappresenta un bene finito e non rinnovabile e la definizione di un limite al suo consumo e
allo sfruttamento delle risorse ad esso legate sia un compito fondamentale delle amministrazioni
locali che -nello svolgimento del loro ruolo- devono tener conto del bene e delle necessità delle
comunità che rappresentano piuttosto che dell’interesse di pochi, ponendo il valore della qualità
della vita al di sopra di qualsiasi interesse economico;
ESPRIME:
- una netta contrarietà all’insediamento di nuovi ambiti estrattivi nelle aree meratesi e casatesi, che
andrebbero a vanificare il lavoro programmatorio sinora svolto in sinergia tra i Comuni e la
Provincia stessa e arrecherebbero un grave danno all’intero territorio;
INVITA:
- la Giunta Provinciale a rivalutare le ipotesi di installazione di nuovi siti estrattivi nei Comuni
dell’area meratese e casatese, stralciando dai documenti preliminari della proposta di Nuovo
Piano Cave provinciale gli ambiti che insistono nelle sopradette aree.

Testo  da firmare per proposta delibera provinciale 

Le firme  verranno raccolte esclusivamente alla presenza di un consigliere comunale o provinciale in quanto il testo che sottoponiamo  verrà presentato  come proposta di delibera al consiglio della Provincia di Lecco

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